Inizia il nuovo anno associativo “Rallegratevi ed esultate”. Un anno particolarmente bello e significativo per l’Azione Cattolica perché ci apprestiamo a vivere il Cammino Assembleare che l’Ac vive ogni tre per rinnovare se stessa e che permette a tutti noi di raccontare e riscoprire la gioia di vivere insieme. 

Siamo legati gli uni agli altri, responsabili gli uni degli altri, e responsabili insieme del bene che possiamo costruire. Sappiamo che a volte non è stato facile. Ma la sfida che il Signore ci offre è quella di riscoprire la gioia di vivere insieme, unagioia che è affidata anche noi, all’opera delle nostre mani nella misura in cui queste sapranno intrecciarsi e sostenersi; è affidata alla possibilità di una rinnovata corresponsabilità che siamo chiamati a cercare, mantenere e custodire nelle nostre parrocchie e in diocesi.  

 

Viviamo oggi questo tempo, questa realtà,queste persone, questa Chiesa. Sia che ci affidi dieci, cinque oppure uno, il Signore ci chiede credere in Lui, di investire le nostre forze, di lanciarci e di proporci comunque. Senza paura. Senza riserve. Talvolta senza quella soddisfazione di veder fruttare i propri sforzi. Il Signore ci chiede di avere fede, di lasciarci modellare da Lui perché possa moltiplicare quei cinque pani e due pesci che abbiamo e che siamo.

Come responsabili di Ac, infatti, siamo chiamati, lì dove viviamo, ad intrecciare relazioni, a costruire ponti, ad aiutare a riscoprire la bellezza dell’essere insieme e dell’essere per Cristo. E ciascuno è consapevole che ogni tempo dedicato per il Signore è del Signore ed ha la “sicurezza che non va perduta nessuna delle sue opere svolte con amore, non va perduta nessuna delle sue sincere preoccupazioni per gli altri, non va perduto nessun atto d’amore per Dio, non va perduta nessuna generosa fatica, non va perduta nessuna dolorosa pazienza” (Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 279).

Pietro Paggetti
Presidente diocesano

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